Malika Zarra/it

From The Evanescence Reference
Malika Zarra
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Malika Zarra (nata a Ouled Teima) è una cantante, compositrice e produttore discografico marocchina, naturalizzata statunitense. Attualmente vive a New York dove compone la sua musica in lingua araba, berbera, francese e inglese[1].

Malika ha prestato la sua voce in "Dark Water", traccia pubblicata in Aftermath, album/colonna sonora pubblicato da Amy Lee in collaborazione con Dave Eggar. Questo è quello che Amy ha dichiarato di Zarra:

Vin1.jpg Non sono io a cantare in arabo [in Dark Water]. Stavano sempre a chiedere "abbiamo bisogno di una canzone con un po' di world-music," ma infine non è stata usata nel film. Siamo io, Dave Eggar e l'altro collaboratore; il suo nome è Chuck Palmer, che ha lavorato molto sulle percussioni, sull'ingegneria del suono e sulla produzione di molte delle cose registrate nell'album. Comunque, ha composto questo loop alla batteria in sottofondo e poi abbiamo questo ragazzo che suona uno strumento chiamato oud, simile ad un liuto vecchio stile o ad un mandolino o roba simile. E Dave, che era il leader dell'intera operazione, se n'è uscito con "OK, abbiamo questa cantante di world music, Malika Zarra, è molto cool e sto per andare nell'altra stanza e avrai qualcosa di cool dal lei."

Così sono restata inseme a questa ragazza che non aveva idea di chi io fossi, e le dissi qualcosa come "Ho scritto dei versi in inglese e so che parli arabo, puoi usarli come base, seguili e cambia l'ordine, usa lo scat per quanto tempo vuoi, devi semplicemente cantarli." Così lei ci ha provato, aveva una bella voce e ha cantato qualcosa come 20 minuti. Lo abbiamo fatto due volte e l'ho diretta in alcune parti, per avere più materiale, dopo di che l'ho portata a casa e l'ho lasciata vivere nel mio studio di registrazione. Non l'ho più vista, ma appena ho ascoltato la sua voce registrata, ho sentito alcuni momenti veramente fantastici, così li ho tagliatati e li ho messi sulla traccia. È stato come raccogliere ciliegie. Probabilmente [il testo] non ha senso, potrebbe essere uscita qualcosa alla Sigur Rós[2]. Ma lavorare con un'artista in quei panni è stato veramente, veramente incredibile.[3]

Vin2.jpg

Il testo ufficiale della canzone, ispirato dalla poesia di Amy, è tuttora sconosciuto. Il testo in arabo marocchino non è risultato comprensibile nemmeno ai fan marocchini. Non si esclude quindi che Amy, nel tagliare e mixare la parte vocale, abbia estratto soltanto dei vocalizzi e scat o abbia reso incomprensibile il testo originale in arabo.

Biografia

Zarra è nata a Ouled Teima[4] da madre erbera di Alto Atlante e padre marocchino di Tata. La sua famiglia di trasferì a Parigi quando lei era giovane. A scuola studiò il clarinetto. Si interessò ben presto alla musica jazz in quanto molto simile alla musica tradizionale araba per quanto riguarda l'importanza dell'improvvisazione. Infine, studiò nei conservatori di musica jazz di Tourse Marseilles.

Durante la sua parentesi parigina fa le sue prime apparizione musicali al Jazz à Saint-Germain-des-Prés Paris, al Sunside/Sunset e al Cité de la Musique. Incomincia ad attirare l'attenzione cantando classici jazz tradotti in arabo.

In seguito si trasferisce negli Stati Uniti, dove pubblica il suo primo album On the Ebony Road sotto l'etichetta discografica CD Baby. Nel 2010 firma un contratto discografico con la Motéma Music e nel 2011 pubblica il suo secondo album Berber Taxi.

Stile musicale

La musica di Zarra è influenzata quella tradizionale berbera, gnawanese, il genere Chaabi, la musica tradizionale francese, jazz, house, funk, dance e la musica tradizionale africana[5]. Tra le influenze di specifici artisti si annoverano Hajja Hamdaouia, Rais Mohand, Farid al-Atrash, Um Kalthoum, Warda Al-Jazairia, Ella Fitzgerald, Bobby McFerrin, Thelonious Monk, Stevie Wonder e Aretha Franklin[5].

Discografia

  • On the Ebony Road (2006)
  • Berber Taxi (2011)

con Mycale

  • Mycale: Book of Angels Volume 13 (2009)

come ospite

  • John Zorn - Nova Express (2011)
  • Marcin Wasilewski Trio - Faithful (2011)
  • Amy Lee - Aftermath[6] (2014)

Note

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Malika_Zarra
  2. Si riferisce probabilmente al cosiddetto "hopelandic", un linguaggio inventato esente da messaggi, che Jónsi, cantante di questo gruppo, è solito utilizzare ritenendo la voce come un ulteriore strumento musicale.
  3. rollingstone.com (14 agosto 2014). "Independence Day: Amy Lee on 'Aftermath' and Returning to the Road". http://www.rollingstone.com/music/features/amy-lee-on-aftermath-and-returning-to-the-road-20140814. Retrieved 14 agosto 2014.
  4. http://www.spinner.com/2011/04/28/malika-zarra-berber-taxi/
  5. 5.0 5.1 "Malika Zarra - Bio". http://www.malikazarra.com/cms/page/bio.
  6. Amazon.com, ed. "Aftermath: Amy Lee". http://www.amazon.com/Aftermath-Amy-Lee/dp/B00MGFT9HM/.